Mal di schiena a soffrirne sono 15.000.000 di italiani

Il mal di schiena sembra colpire quasi il 25% degli italiani, e il 40% degli europei secondo l’EHIS, l’indagine europea sulla salute.
Il mal di schiena è una patologia per lo più cronica e che interessa soprattutto le persone che hanno dai 65/74 anni e solo negli ultimi anni sta interessando anche le fasce più giovani.

Le cause del mal di schiena sembrano essere diverse ma le possiamo dividere in due macroaree correlate: cattiva postura e cattive abitudini.

Le cattive abitudini che incidono negativamente sulla postura

Una delle cattive abitudini che sicuramente incide sul mal di schiena oggi è soprattutto l’utilizzo di smartphone e tablet. Quando utilizziamo questi strumenti non ci rendiamo conto che spesso passiamo molto tempo bloccati in una posizione non naturale. La posizione che manteniamo è con il capo in avanti, braccio sotto sforzo, curviamo la colonna vertebrale. Manteniamo quindi una postura scorretta.
Fortunatamente in questi casi difficilmente questa postura può arrecare una scoliosi, ossia un’alterazione anatomica delle vertebre della colonna vertebrale. Tuttavia può provocare una cifosi, che se non individuata per tempo da uno specialista può arrecare danni in età avanzata.

Spesso assumiamo una cattiva postura  anche a lavoro. Sempre più pazienti hanno infatti mal di schiena cronico a causa del lavoro che svolgono, magari perché costretti a restare troppo tempo in piedi, sollevare pesi in maniera frequente e in maniera errata, oppure svolgere un lavoro troppo sedentario senza fare attività fisica.

Altra cattiva abitudine a influire sul mal di schiena è l’obesità. Se infatti i normopeso possono avere mal di schiena per i problemi sopra esposti, le persone obese sono più soggetti a stiramenti muscolari o sforzi maggiori che la schiena deve sopportare.

Rimedi

Il rimedio principale da attuare sin da subito è sicuramente rivolgersi ad uno specialista.

Solo uno specialista potrà infatti capire se il vostro mal di schiena è cronico, e soprattutto elaborare una terapia sulla base delle specifiche esigenze e necessità.

Tuttavia, se da un lato è necessario rivolgersi ad un medico, dall’altro è indubbio che possiamo coadiuvare la terapia eliminando le cattive abitudini o facendo prevenzione.

Un rimedio che scientificamente ha dimostrato di portare a risultati positivi è fare attività fisica.
Sembra infatti che chi ha praticato sport in età giovanile soffre di rado di mal di schiena In particolare chi ha fatto nuoto, pilates o yoga, sport che vanno a intensificare la muscolatura. In alcuni casi i medici consigliano di fare determinate attività sportive proprio come antidoto per alleviare il mal di schiena, come ad esempio praticare ginnastica posturale.

Altro rimedio è anche mantenere una corretta postura mentre dormiamo. In questo caso il medico potrà prescrivere l’acquisto di un materasso che rientri nella lista dei dispositivi medici di classe 1. Se infatti da svegli possiamo cercare di correggere la nostra postura, diventa meno facile farlo da addormentati. Ecco che quindi è consigliabile acquistare un materasso che sia in grado di aiutarci mentre dormiamo.

Mal di schiena: quanto influisce il materasso?

Diverse statistiche sull’argomento sembrano confermare che il materasso può infatti aiutare a migliorare il mal di schiena o aggravare le nostre patologie se non idoneo al nostro problema. Un buon materasso riesce a non fare pressione sulle parti infiammate, bensì alleviando e dando conforto durante la notte. Inoltre agisce sulla postura assecondando la colonna vertebrale e allo stesso tempo correggendo la postura.

Quali caratteristiche deve avere il materasso ideale?

Ortopedico ma non rigido

Circa 30 anni fa il materasso rigido sembrava il rimedio numero uno per combattere il mal di schiena. Oggi invece i medici sono più orientati a proporre l’utilizzo di un materasso ortopedico non troppo rigido. Il materasso troppo morbido invece è vivamente sconsigliato.

I nuovi materassi ortopedici, non troppo rigidi dunque, hanno questa caratteristica di essere morbidi al punto giusto. Questa morbidezza non ci impone di assumere posizioni rigide durante il sonno, e donano subito sollievo per chi ha un mal di schiena cronico. Ma non solo! Grazie a questa specifica caratteristica assecondano la nostra colonna vertebrale correggendo anche la posizione che manteniamo durante il sonno.

Materiali

Diversi i materassi che possiamo acquistare a seconda dei materiali che lo compongono.

Il materiale più conosciuto è il memory foam, la cui forza è la capacità di modellarsi sotto pressione ma allo stesso modo di rispondere al peso con una spinta verso l’alto.
Ciò vuol dire anche la spinta cambia a seconda del peso, e quindi le parti del nostro corpo riceveranno una spinta diversa a seconda che si tratti del tuo capo, della tua schiena o delle tue gambe.

Sembra facile quindi comprendere le differenze con il vecchio materasso ortopedico, che invece agiva costringendo tutto il corpo a mantenere una posizione non naturale e rigida.

Inoltre possiamo trovare sul mercato materassi in memory foam piatto od ondulato. Nel secondo caso il beneficio in più sarà che la composizione ondulatoria provoca dei micro massaggi benefici lungo il corpo.

In alcuni materassi potrebbero essere presenti anche le molle insacchettate. Sono delle molle inserite nel materasso memory foam e avvolte in sacchetti di cotone. Le molle rispondono singolarmente al peso ed amplificano l’effetto del memory foam. La bellezza di queste molle è anche la loro completa silenziosità.

Materiale che è presente nella maggior parte dei materassi memory foam è l’espanso ad acqua. Questo strato è semplicemente una base di appoggio per il memory foam. La sua presenza però supporta anche l’ostacolo del proliferare di batteri e agenti patogeni come la muffa, rendendo il materasso sicuro da un punto di vista igienico.

Carbonio, argento e aloe. Spesso leggiamo che il materasso contiene questi elementi, ma che beneficio arrecano? Il carbonio è in grado di scaricare le cariche elettrostatiche accumulate e avere un sonno più profondo e rigenerante. L’argento combatte invece gli acari e tutti i batteri che possono proliferare nel materasso. L’aloe vera porta benefici alla pelle che entra in contatto con il materasso.

Tempi di utilizzo

Se da un lato le caratteristiche di un materasso possono aumentare o diminuire la sua efficacia, l’azione del tempo incide negativamente su tutte le tipologie di materasso.

Il tempo di utilizzo di un materasso dovrebbe essere in media di 10 anni, ma basta osservare il vostro materasso per capire se cambiarlo o meno. La prima cosa che dobbiamo notare è se è ancora integro. Il materasso con il tempo tende a consumarsi. Quando si consuma si compromettono le condizioni igieniche del materasso. Si potrebbero infatti svilupparsi più facilmente acari, batteri e muffe.
Altro campanello di allarme è proprio il mal di schiena. Spesso infatti i mal di schiena sono determinati proprio da un vecchio materasso da cambiare. Questo accade perché il materasso non riesce più a controllare la nostra postura durante il sonno. In questi casi ci ritroviamo proprio a sentire la sensazione di avvallamenti presenti nel nostro materasso. Quando questo accade è consigliabile sostituirlo.

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